motor, il 22 August 2013 - 17:05, ha scritto:
si infatti rileggendo velocemente quello che ho scritto mi sono accorto che mi sono spiegato un po' male, non per altro mentre scrivevi tu ho corretto un po' spiegando che più che altro i problemi che potrebbero dare scelte sbagliate, causano danni al reparto corse (a serio rischio chiusura se si sbaglia ancora) che poi si possono riperquotere sulla casa.
dico che è a rischio la società magari esagerando, ma sebbene non mi interessi più di tanto delle vendite delle varie case (sapendo però che ducati quando era stata comprata da audi andava piuttosto bene), io personalmente (a naso) non comprerei la ducati. forse sono un po' troppo pessimista, ma il settore non mi sembra troppo sicuro. magari (anzi è più che probabile non essendo esperto) sbaglio.
ducati è in mano ad un altra ditta più grossa che può decidere di vendere quanto vuole, come può decidere di tenerla in piedi anche se va in perdita. ma in caso di perdita vedo più probabile la prima ipotesi.
una ditta non piccolissima della mia regione, sempre in mano ai tedeschi, con ottimi guadagni (se non ricordo male 80 milioni nell'ultimo anno), e con guadagni sicuri e COSTANTI, quest'anno si è vista dire dalla società principale che o dimezza i dipendenti o chiude. dato che non possono assolutamente lavorare con metà dei dipendenti praticamente se non trovano un accordo vuol dire chiusura. parole del direttore, che rappresenta appunto l'azienda.
non centra nulla il fatto che ci siano i tedeschi, è una pura coincidenza, è un esempio che ho portato di un'azienda che reputavo assolutamente sicura, ma che i capi non si metterebbero problemi a chiudere giusto per avere una rottura di palle in meno.
Guarda, come ti ho detto prima "bisogna guardarci dentro"...
Ci sono politiche aziendali che noi "umani" non possiamo capire il perchè ed il come di certe scelte che magari, alla fine, si dimostreranno corrette.
Il discorso che una ditta è in perdita quindi chiude, come ho già detto, è in linea di massima (per gente non del settore), corretto ma troppo è superficiale trattarlo così...
QUindi è anche inutile entrare nel merito del discorso..ed è quello che intendevo anche prima
motor, il 22 August 2013 - 17:05, ha scritto:
il discorso scelte azzardate... il monoscocca non era una scelta sicura visti i risultati non arrivati sin dal principio. e vedendo i risultati con gli anni, posso tranquillamente dire che è stata una scelta sbagliata. una scelta sicura da risultati sin da subito (altrimenti perchè definirla sicura?), una scelta giusta è giusta e basta, e da risultati buoni. poi che la ducati abbia puntato anche sulla produzione di serie su questa soluzione è un altro discorso, ma in termini di corse e più specificatamente di moto gp, quel telaio non era "giusto". questo è quello che intendevo con scelta azzardata e sbagliata, se qualcuno lo intende in maniera diversa il mio post precedente non "funziona" più.
Quì invece non son pienamente d'accordo.
Non condivido l'idea che se una cosa "nasce bene" allora è (o meglio, DEVE) subito essere vincente.
Anche questo mi sembra un discorso un po sempliciotto: capisco che vincere sia l'unica cosa che conta, ma ci sono scelte proietate al medio/lungo periodo che non sempre portano alla vittoria immediata.
Lascia stare Ducati che tutt'ora sta pagando scelta (e magari anche persone [non solo piloti..........]) sbagliati, ma prendi Yamaha (mi pare di avertelo già accenato più su): la M1 c'era già prima dell'arrivo di Rossi nonostante i risultati non fossero certo entusiasmanti.
Però il progetto (filosofia progettuale) era corretto. Rossi e il suo team hanno dovuto "solo" sistemare le cose su una discreta moto (comunque nettamente inferiore alla RCV).
Tutt'ora Yamaha corre (e vince!!) con scelte fatte a suo tempo e perfezionate a lungo andare durante gli anni con l'avanzamento della tecnologia.
E ricordi quando non vinceva, quanti criticavano Yamaha per il motore 4 in linea per gli ingombri? (menrte Honda vinceva con addirittura un 5 cilindri (!!) a V; Ducati pareva un missile terra-aria come velocità massima).
Lo scatolato era una soluzione nuova, andava sviluppata (ed eventualmente modificata) ma questo "arrancare al buio" alla ricerca di un telaio buono non porta da nessuna parte