0
Citazione
North West 200 tragica: morto Simon Andrews
Il pilota è deceduto all'ospedale di Belfast dove era ricoverato per le gravi ferite riportate nella caduta di sabato nella gara delle Superstock19 maggio 2014 - Milano
La speranza e le preghiere per la sorte di Simon Andrews non sono bastate: il 29enne pilota britannico deceduto o al Royal Victoria Hospital di Belfast (Irlanda del Nord), a seguito delle gravi ferite rimediate sabato in una tremenda caduta alla North West 200, gara stradale che quest’anno festeggiava gli 85 anni di vita.
INCIDENTE — Era il quarto giro della gara Superbike quando nel tratto del Metropole, Andrews è stato sbalzato dalla sua Bmw. Gli organizzatori della Nw200 hanno chiarito che non c’è stato alcun contatto con gli altri concorrenti. In rete c’è chi sostiene che Andrews abbia perso l’anteriore. Quel che è certo è che lo sfortunato pilota è scivolato per decine di metri sull’asfalto, impattando violentemente con il marciapiede. La gara è stata immediatamente fermata e i soccorsi sono stati rapidi. In pochi minuti, Andrews è stato caricato sull’elicottero e portato all’ospedale della capitale. Nel reparto di terapia intensiva è stato raggiunto in poche ore dai genitori Stuart e Dee e dalla fidanzata Lisa.
PASSIONE — "Simon amava le gare stradali – ha spiegato il padre – e amava gareggiare alla North West 200. È salito in moto per la prima volta a 4 anni ma le prime gare risalgono solo a quando ha compiuto 16 anni. I suoi miglioramenti sono stati continui ed è arrivato a gareggiare per il team Honda TT Legends (il più ambito al Tourist Trophy; ndr). Ci diceva sempre: 'Una volta che hai preso parte a una gara stradale non c’è niente di paragonabile' ". A detta di tutti, amava soprattutto l’atmosfera rilassata che si respira in questo mondo e l’incontro, senza barriere, con i tifosi. Al TT però, dopo un esordio promettentissimo nel 2011, con due undicesimi posti (Senior e Superstock), non era riuscito a fare il grande salto. L’anno dopo, infatti, passato all’Honda TT Legends era uscito di corsa al primo giro della prima gara della settimana, la Superbike, rompendosi varie ossa. Ci aveva riprovato nel 2013, ma senza fortuna, rimediando un altro 11° posto nella Superstock e un 13° nella Senior.
BOTTI — Pur amando le gare stradali, Andrews continuava a correre anche in pista. E proprio su un tracciato permanente, nel 2011, a Snetterton (Inghilterra) aveva patito un tremendo incidente dopo essere scivolato su una chiazza d’olio. Malgrado le vie di fuga era finito contro le protezioni rompendosi una gamba, mentre la sua moto superava le barriere. Ripresosi, due anni dopo era rimasto coinvolto alla 24 Ore di Le Mans in un altro botto nella sezione tra La Chapelle e La Musee. L’incidente gli era costato la frattura della caviglia sinistra e lesioni al torace, da cui si era ripreso con il solito entusiasmo. Un altro avrebbe appeso il casco al chiodo ma Simon senza il brivido della velocità non sapeva stare. A nome di tutti si è espresso Mervyn Whyte, direttore della Nw200: "Mancherà a tutti noi".
Giovanni Cortinovis
FONTE: La Gazzetta dello Sport (http://www.gazzetta....711211910.shtml)
Per quanto stupende, queste gare hanno sempre voluto un tributo di sangue.
Quest'anno è morto un 29enne.
Riposi in pace.
