Eccomi qua a raccontarvi qualcosa di quest'ultimo fine settimana di gare.
Come da previsioni il fine settimana allo Slovakiaring il meteo non è stato clemente. Nonostante avessimo già vinto il titolo abbiamo deciso di onorare l'impegno per rispetto degli organizzatori, degli amici che ci supportano e dei piloti che volevano misurarsi con noi su questo circuito. E' un bellissimo circuito in posizione centrale in Europa, partecipano sempre tantissimi piloti.
Visto che il campionato era ormai vinto potevamo prenderci qualche rischio in più. Prima della partenza avevo chiesto a Danilo se desiderava testare allo Slovakiaring uno degli upgrade di motore che avevamo predisposto durante questa stagione ma non avevamo mai testato. Inoltre avrei voluto provare una diversa gomma all'anteriore. Danilo ha preferito lasciare tutto come stava per passare il fine settimana i relax, avrebbe dato solo più gas in caso di pista asciutta. Provare nuove componenti richiede tanto lavoro in più, spesso questo lavoro è incompatibile con l'impegno delle gare.
A causa miei impegni professionali e quelli lavorativi di Danilo quest'anno abbiamo rallentato il lavoro di aggiornamento di motore e ciclistica. E' mancato il tempo per testare le nuove componenti, le varie modifiche allo setup di ciclistica e motore, le nuove gomme. Di fatto questa stagione abbiamo variato solo la conformazione delle teste alla ricerca di maggiore potenza, migliorato (di tanto) l'efficienza dell'impianto di raffreddamento del motore (per non lasciare CV per strada, non è poco!) e ritarato le forcelle. Il 10% di quello che avrei voluto fare...
Il venerdì, giornata dedicata alle prove libere (4 turni), la pioggia non ha consentito di provare le moto di terzi e di fare provare le mie Mito a chi aveva chiesto di provarle. Un vero peccato.
La pista era bagnata dalla pioggia. Danilo ha preferito girare con la seconda moto per salvaguardare la moto che usa di solito. Già dopo Il primo turno di libere era evidente che sul bagnato la gara si sarebbe giocata tra Danilo e Aszalos. Il loro passo era nettamente migliore rispetto a quello degli altri piloti. Mi aspettavo prestazioni decisamente migliori di alcuni dei piloti cechi e slovacchi. In pista c'era anche Scagnetti, il campione italiano del 2013 e leader della classifica 2014 della classe 125 SP. Inspiegabilmente con pista bagnata prendeva diversi secondi sul giro da Danilo e Aszalos, decisamente troppi. Allo Slovakiaring aveva già girato nel passato. Mi ha spiegato che sul bagnato proprio non si trova a suo agio. Era venuto allo Slovakiaring proprio per allenarsi sul bagnato. Voleva preparare al meglio l'ultima gara del campionato italiano che si disputerà in ottobre al Mugello.
Al posteriore Scagnetti utilizzava una Pirelli da 160 come noi sulla Mito. Gli ho consigliato di provare una rain da 150 che la Dunlop fornisce ai piloti Alpe Adria, la gomma che utilizzava pure Aszalos. In effetti la domenica con questa gomma Dunlop ha girato decisamente meglio, seppure ancora lontano dai primi.
Durante un turno di libere Danilo ha fatto cenno a Aszalos di attaccarsi al codone della sua Mito. A differenza di altri piloti di riferimento Danilo consente agli altri piloti di girare con lui, se tengono il passo
. Di norma i piloti più veloci quando un pilota prova a seguirli durante le libere chiudono il gas... Invece Danilo spesso sacrifica interi turni di prove libere per istruire e allenare i piloti più lenti e inesperti. Noi siamo fatti così
Se poi un pilote è veloce per Danilo il divertimento è ancora maggiore. Così è stato anche durante il turno di libere dove lui e Aszalos si sono sorpassati a più riprese.
Puoi migliorare ulteriormente nella guida se hai avversari forti, sono uno stimolo per spingersi oltre il limite.
Siamo arrivati così all'ultimo turno di libere del venerdì. Si è verificata la situazione peggiore possibile, quella che introduce una componente di aleatorietà nelle gare. Ha smesso di piovere e la pista si poteva asciugare prima della fine del turno. Il vento accelerava questo processo. Avendo due moto una è stata predisposta per la pista bagnata, l'altra per la pista asciutta. Ho concordato con Danilo che avrebbe segnalato se voleva rientrare se riteneva l'asfalto idoneo per le gomme da asciutto. In pit line avrebbe trovato già pronta la seconda moto. Così è stato, già al primo giro. Nella fretta del cambio di moto non abbiamo spostato il transponder sulla seconda moto. Di fatto la pista era ancora bagnata tanto che Danilo ha girato solo in 2:39, il suo best con pista asciutta è 2:34. Un tanto è bastato per dare 2 secondi al secondo dei piloti della categoria. Inoltre era evidente che con la moto "titolare" il suo feeling era totale.
Sabato per i due turni di qualifica e gara 1 le previsioni davano la pioggia. Sembrava un affare a due.
Domani o uno dei prossimi giorni vi racconto il resto.