Dikey, il 03 October 2018 - 19:28, ha scritto:
Più che altro ci sono quei famosi social per mezzo che hanno finito di rovinare... oltre ai bidoni 4t che vanno sempre più di moda...
A mio parere il problema è più profondo: il motociclismo non è più di moda.
A Milano non vedo praticamente più 125cm³ in giro.
Sui passi di montagna vedo per lo più gente con i capelli bianchi sotto il casco. L'età media è salita vertiginosamente.
Addirittura sorrido stupito quando trovo un sedicenne in giro moto, perché sono delle mosche bianche.
Al giorno d'oggi la moto viene percepita come una macchina pericolosa, rumorosa ed inquinante; qualcosa del passato insomma.
Al massimo si può comprendere l'utilizzo di uno scooter, possibilmente elettrico, per andare al lavoro dribblando il traffico.
Ad inizio 2000 vi era, al contrario, un'ubriacatura motociclista generale, derivante dalla vittorie di Max Biaggi, Valentino Rossi e Loris Capirossi nel motomondiale e di Carl Fogarty e Troy Bayliss nella SuperBike.
Ho visto le persone più improbabili comprare supersportive da più di 100cv alla ruota (ai tempi erano tanti), per poi finire inesorabilmente a stamparsi da qualche parte.
Un paio di miei compagni di scuola, le cui famiglie potevano permetterselo, avevano ricevuto in regalo il 125 (di cui uno la Mito) per il semplice motivo che "faceva figo". Raggiunti i 18 anni sono passati all'automobile e non hanno più messo il cu*o su una sella in vita loro.
Ricordo i bambini sulle automobili girarsi ad osservarmi e salutarmi quando li incrociavo in moto; oppure i gruppi di ragazzini sui marciapiedi girarsi ad osservare la mia Mito mentre passavo.
ca##arola, era esaltante!
Adesso ho una moto particolare (Moto Guzzi V11 Le Mans), però attraverso la città nella più totale indifferenza. Gli unici che sono attirati sono gli uomini di mezza età od anziani; i ragazzi non alzano neanche lo sguardo dal cellulare.
Alle volte mi sento quasi un elemento estraneo al mondo moderno, come un cavaliere a cavallo in mezzo al traffico dell'ora di punta.