aldo m, il Oct 26 2007, 08:18 PM, ha scritto:
quello che intendevo dire io è che A ME piace correre in circuiti (anche se il TT non è un circuito,lo assimilerei ad un Giro d'Italia,vista la sua lunghezza) dove ci vuole il pelo per andare forte,dove si rischia.Poi sta a chi è in sella decidere se e quanto rischiare.
Io sono nato stradista e nel mio cuore c'è ancora la strada.Quando avevvo l'rs 50 (3 anni fa) "correvo" in un "circuito" largo 4 metri scarsi,con i marciapiedi a fare da cordoli.Ebbene,c'rea un rettilineo in cui riuscivo a mettere la 6^ (105-110 km/h) e subito dopo un curvone da pelo,con il fosso alto circa un paio di metri.Io ero l'unico che aveva le palle di farlo in piena (o l'unico cogli***e?). Ecco,ogni volta che facevo quella curva avevo dei brividi,delle scariche di adrenalina che non ho più ritrovato,neanche al curvone prima della rijeka.
è per quello che io corro in moto,per aver la possibilità di sentire quei brividi e per sentirti soddisfatto di esser riuscito ad affronatre e metter da parte le tue paure .
Per quello il mio sogno è quello di vincere (o almeno correre) al TT,un sogno che mi darebbe un soddisfazione pari se non superiore a quella di vincere un mondiale.
Questo è il MIO punto di vista.
pultroppo sul fatto del TT nn posso certo darti torto...a me quel tracciato fa venire i brividi...giustamente so che la strada non è una pista cioè c'è una certa differenza tra TT e strada reale...al TT nn ti attraversa un bambino...non ci sn le auto...ecc...ecc...ammetto di non essere affatto un santarellino in strada ma so i rischi che corro(forse)...ma cerco anche di controllarmi pensando proprio al fatto che nn sn al TT o cmq strada chiusa al traffico
ricordate le gare di una volta?strada con balle di fieno ai lati?...mamma mia :metal: