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Italian bikes, il May 25 2010, 12:50 AM, ha scritto:
Fede, con tutto il rispetto, ma scusami, da come scrivi io quoto roby...
Poi magari se parlassimo a quattr'occhi cambierei idea, questo non posso saperlo, ma secondo me stai cannando...
O meglio, io vado sempre con donne più grandi di me, l'ultima aveva 30 anni e voleva un figlio da me, ma comunque non parto a priori dicendo che quelle della mia età sono tutte insulse bambocce...
Adesso ho la testa partita per una di 25 anni, ne ha tre più di me, al di sotto degli standard di età che ho sempre avuto (simili ai tuoi) ma comunque con un cervello e soprattutto con molte cose in comune...
Un rapporto si basa sulle emozioni, e quando trovi una che ti fa battere il cuore può avere anche 16 anni...
Ovviamente ognuno è diverso e si fa battere il cuore per diverse ragioni, io mi emoziono quando ho davanti una persona con la quale è possibile parlare di tutto, che quando si sta assieme non si sta mai zitti e si dicono sempre cose sensate, e se proprio ci si trova a star zitti il silenzio non pesa, si sta bene comunque, per trovare queste specifiche cose, è ovvio che un cervello deve essere presente nella scatola cranica della controparte femminile, mica stamo qui ad asciugà gli scogli o a pettinà le bambole, dir si voglia...
Poi c'è a chi le pulsioni e le pulsazioni partono da siti anatomici differenti, più vicini a terra, e in quel caso anche una quindicenne che sa dire solo "OdD1o K f1g0 4nNà a BaLlà Kn L'aM1Ci 3r sAbBaT0 SeRa" può andar bene...
Dal mio canto, ho conosciuto una sedicenne che in quanto a ragionamenti mangiava clamorosamente in testa a molte ragazze ventiduenni, dipende solo da come si cresce, anche io prima credevo che l'età fosse importante per l maturità di una persona, ma poi ho conosciuto una che a 16 anni faceva dei ragionamenti degni di nota, e una che a 30 anni andava in discoteca e nei pub e quelli con più di 22 anni non li guardava nemmeno, e che oltre essere una delusione a letto, e da una donna di quell'età ti aspetti furore, era una delusione anche a livello personale, una che non sa mettere due parole in fila che abbiano senso compiuto, che a 30 anni usa le k e le x nei messaggini...
Ti do un consiglio fede, lascia perdere, vai con quelle più grandi ma solo per divertimento per adesso, per la famiglia c'è tempo, te lo dice uno che a quest'ora potrebbe avere un figlio di poco più di un anno, e che di anni ne ha 22 a stento...
A quest'età si è volubili e instabili, si è ancora nella fase di crescita perché il mondo ha rallentato, seppur la vita sia più frenetica e veloce.
Adesso prima dei 30 è impossibile fare qualsiasi cosa, non si è pronti, figuriamoci a 21 anni.
Adesso ti sembrerà di essere arrivato, hai un buon lavoro, guadagni parecchio, e l'idea di una famiglia non ti preoccupa, il mio 730 nel 2008 raggiungeva le sei cifre, a giugno del 2009 ho perso il lavoro, cosa avrei raccontato al figlio che avrei potuto avere dalla mia donna?
Senza contare che avevo 20 anni, all'epoca con il lavoro che avevo (contratto a tempo indeterminato e paga definibile tale) la famiglia non era un'utopia, adesso a distanza di quasi due annila penso in modo totalmente diverso.
A 20, 21, 22 anni, non si ha il diritto di monopolizzare la vita di qualcuno che di anni ne ha 10 più di te, specie una donna, che per cause genetiche è più propensa al pensiero dello "Sfiorimento", che a 30 anni si sente vecchia.
A parte la mia compagna che all'epoca mi chiese una famiglia, tutte le trentenni, trentaduenni con le quali ho avuto esperienze durante un periodo di nomadismo sessuale, le posso dividere in due gruppi.
"Divorziate"
"Giocherellone"
Le prime, divorziate più o meno di fresco, cercavano svago, le giocherellone andavano a letto con un ventenne perché non avevano il coraggio di ammettere di star invecchiando, e andare con uno di vent'anni le aiutava a sentirsi "Ancora giovani"...
Una sola ha creduto in me, nelle mie reali buone intenzioni, ne sono ancora innamorato, e lei è ancora innamorata di me, ce lo diciamo ogni volta che ci sentiamo. La sua considerazione nei miei confronti era tale da chiedermi un figlio, non perché pensava che fossi in grado di soddisfare quest'esigenza, ma perché ne ero concretamente in grado, come lo sei tu con il tuo ottimo stipendio, e non dirmi che non è così, perché le moto e le macchine del livello di quelle che hai non si mantengono da sole...
Ecco, per questo motivo lei mi ha chiesto la famiglia, perché ero in grado di soddisfarla, sia come maturità mentale che come possibilità materiale.
Sono stato io a lasciarla, mi sono fatto un bell'esame di coscienza e sono arrivato alla conclusione che al giorno d'oggi a 20 anni si è ancora piccoli, un po' perché ormai l'età media della dipartita si è spostata più verso gli 80 anni che non verso i 70, un po' perché prima a 22 anni si stava fuori di casa e si viveva da solli, fattostà che a 20 anni si è volubili, e si cambia facilmente idea, e una famiglia è un impegno del quale si deve essere sicuri, non ci si deve sposare pensando che "Se non va bene c'è il divorzio" perché il divorzio, specie per noi uomini, è un onere non poco pesante.
Fede, questo discorso si basa sulla mia personale esperienza, magari tu la pensi differentemente, ma spero che le mie parole siano servite almeno a darti un metro di confronto per analizzare meglio la situazione...
Buona fortuna per tutto.
Poi magari se parlassimo a quattr'occhi cambierei idea, questo non posso saperlo, ma secondo me stai cannando...
O meglio, io vado sempre con donne più grandi di me, l'ultima aveva 30 anni e voleva un figlio da me, ma comunque non parto a priori dicendo che quelle della mia età sono tutte insulse bambocce...
Adesso ho la testa partita per una di 25 anni, ne ha tre più di me, al di sotto degli standard di età che ho sempre avuto (simili ai tuoi) ma comunque con un cervello e soprattutto con molte cose in comune...
Un rapporto si basa sulle emozioni, e quando trovi una che ti fa battere il cuore può avere anche 16 anni...
Ovviamente ognuno è diverso e si fa battere il cuore per diverse ragioni, io mi emoziono quando ho davanti una persona con la quale è possibile parlare di tutto, che quando si sta assieme non si sta mai zitti e si dicono sempre cose sensate, e se proprio ci si trova a star zitti il silenzio non pesa, si sta bene comunque, per trovare queste specifiche cose, è ovvio che un cervello deve essere presente nella scatola cranica della controparte femminile, mica stamo qui ad asciugà gli scogli o a pettinà le bambole, dir si voglia...
Poi c'è a chi le pulsioni e le pulsazioni partono da siti anatomici differenti, più vicini a terra, e in quel caso anche una quindicenne che sa dire solo "OdD1o K f1g0 4nNà a BaLlà Kn L'aM1Ci 3r sAbBaT0 SeRa" può andar bene...
Dal mio canto, ho conosciuto una sedicenne che in quanto a ragionamenti mangiava clamorosamente in testa a molte ragazze ventiduenni, dipende solo da come si cresce, anche io prima credevo che l'età fosse importante per l maturità di una persona, ma poi ho conosciuto una che a 16 anni faceva dei ragionamenti degni di nota, e una che a 30 anni andava in discoteca e nei pub e quelli con più di 22 anni non li guardava nemmeno, e che oltre essere una delusione a letto, e da una donna di quell'età ti aspetti furore, era una delusione anche a livello personale, una che non sa mettere due parole in fila che abbiano senso compiuto, che a 30 anni usa le k e le x nei messaggini...
Ti do un consiglio fede, lascia perdere, vai con quelle più grandi ma solo per divertimento per adesso, per la famiglia c'è tempo, te lo dice uno che a quest'ora potrebbe avere un figlio di poco più di un anno, e che di anni ne ha 22 a stento...
A quest'età si è volubili e instabili, si è ancora nella fase di crescita perché il mondo ha rallentato, seppur la vita sia più frenetica e veloce.
Adesso prima dei 30 è impossibile fare qualsiasi cosa, non si è pronti, figuriamoci a 21 anni.
Adesso ti sembrerà di essere arrivato, hai un buon lavoro, guadagni parecchio, e l'idea di una famiglia non ti preoccupa, il mio 730 nel 2008 raggiungeva le sei cifre, a giugno del 2009 ho perso il lavoro, cosa avrei raccontato al figlio che avrei potuto avere dalla mia donna?
Senza contare che avevo 20 anni, all'epoca con il lavoro che avevo (contratto a tempo indeterminato e paga definibile tale) la famiglia non era un'utopia, adesso a distanza di quasi due annila penso in modo totalmente diverso.
A 20, 21, 22 anni, non si ha il diritto di monopolizzare la vita di qualcuno che di anni ne ha 10 più di te, specie una donna, che per cause genetiche è più propensa al pensiero dello "Sfiorimento", che a 30 anni si sente vecchia.
A parte la mia compagna che all'epoca mi chiese una famiglia, tutte le trentenni, trentaduenni con le quali ho avuto esperienze durante un periodo di nomadismo sessuale, le posso dividere in due gruppi.
"Divorziate"
"Giocherellone"
Le prime, divorziate più o meno di fresco, cercavano svago, le giocherellone andavano a letto con un ventenne perché non avevano il coraggio di ammettere di star invecchiando, e andare con uno di vent'anni le aiutava a sentirsi "Ancora giovani"...
Una sola ha creduto in me, nelle mie reali buone intenzioni, ne sono ancora innamorato, e lei è ancora innamorata di me, ce lo diciamo ogni volta che ci sentiamo. La sua considerazione nei miei confronti era tale da chiedermi un figlio, non perché pensava che fossi in grado di soddisfare quest'esigenza, ma perché ne ero concretamente in grado, come lo sei tu con il tuo ottimo stipendio, e non dirmi che non è così, perché le moto e le macchine del livello di quelle che hai non si mantengono da sole...
Ecco, per questo motivo lei mi ha chiesto la famiglia, perché ero in grado di soddisfarla, sia come maturità mentale che come possibilità materiale.
Sono stato io a lasciarla, mi sono fatto un bell'esame di coscienza e sono arrivato alla conclusione che al giorno d'oggi a 20 anni si è ancora piccoli, un po' perché ormai l'età media della dipartita si è spostata più verso gli 80 anni che non verso i 70, un po' perché prima a 22 anni si stava fuori di casa e si viveva da solli, fattostà che a 20 anni si è volubili, e si cambia facilmente idea, e una famiglia è un impegno del quale si deve essere sicuri, non ci si deve sposare pensando che "Se non va bene c'è il divorzio" perché il divorzio, specie per noi uomini, è un onere non poco pesante.
Fede, questo discorso si basa sulla mia personale esperienza, magari tu la pensi differentemente, ma spero che le mie parole siano servite almeno a darti un metro di confronto per analizzare meglio la situazione...
Buona fortuna per tutto.
