Inviato 28 August 2010 - 19:13
di GUIDO MEDA
Si affida ad un proverbio calabrese il Del Torchio pensiero. Il presidente della Ducati dice: "chi va per mare affronta le tempeste, chi sta a terra si limita a guardarle". La Ducati insomma va per mare, attraversa tempeste, vive avventure: "Non nascondiamoci dietro ad un dito - dice Del Torchio - Dal 2009 chiunque gestisca aziende sa che ha a che fare con una crisi importante che comporta delle scelte. La nostra scelta è questa, togliere il team ufficiale dalla Superbike, ma senza fuggire. Continueremo a fornire le nostre moto ad un gruppo di team clienti che sarà nutrito, vedrete, e nel frattempo sposteremo le professionalità Ducati che hanno fatto la nostra storia gloriosa in Superbike a lavorare sul progetto della nuova moto supersportiva che sarà fantastica sia nella versione stradale che nella versione da corsa"
È una specie di arrivederci? Via ora per tornare quando la moto nuova sarà pronta? "No, non ci sarà più la Ducati ufficiale, ma delle Ducati nuove e straordinarie che saranno affidate a dei team clienti che avranno il nostro totale supporto" Niente drammi dunque pare di capire, la Ducati si uniforma solo alle case giapponesi che nel mondiale delle derivate di serie non sono presenti in forma ufficiale, ma si appoggiano agli importatori. Solo Aprilia e Bmw a questo punto rimangono con il proprio team interno, con i loro budget importanti, ciò che la Ducati non ha più gradito fare. "Per noi la MotoGP - dice ancora Del Torchio - è il laboratorio per le soluzioni da applicare alla produzione, è importante e strategica. La Superbike ora si avvicina ai prototipi e noi vorremmo partecipare alle discussioni dei regolamenti per fare in modo che il motociclismo trovi nei due campionati due identità più distinte e in linea con ciò che le ha ispirate".
Ammetterete che la quasi contemporaneità di due annuncia importanti come l'ingaggio di Rossi e l'uscita dalla Superbike si presta a molte interpretazioni... " Me ne rendo conto, ma siamo un'azienda trasparente. Avremmo potuto aspettare qualche mese, ma non sarebbe stato giusto nei confronti dei piloti e del team della Superbike che devono organizzare il loro futuro. Siamo stati naif? Va bene, magari lo siamo davvero, però siamo bravi, facciamo le cose bene e le facciamo tutte a casa nostra. E comunque mi preme precisare che la MotoGp, operazione Rossi compresa, è un ambito del tutto a sè stante, che grazie a Dio ha un suo budget già garantito e con la Superbike non ha alcun legame. Il ragionamento non ha senso". Però è ciò che molti duri e puri tra i vostri sostenitori hanno percepito... "Anche i duri e puri capiranno. E comunque ci sono scelte che devono andare oltre i duri e puri perchè la Ducati possa sopravvivere continuando a realizzare e vendere delle moto che incarnino un ideale romantico. Ripeto, alla Ducati in questo momento servono scelte in linea con la congiuntura che lo scorso anno ha piegato il mercato mondiale con un calo del 38%. Sul mercato mondiale Ducati aprirà un po' i suoi orizzonti, avrà strategie e vedute più larghe. In questo senso ci aiuterà anche l'operazione Rossi".
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