Max Biaggi è stato raggiunto ieri da una telefonata che gli ha fatto molto piacere. A chiamarlo è stato l'attuale leader del mondiale MotoGP, Jorge Lorenzo, suo tifoso dai tempi del suo debutto in 125, all'età di quindici anni.
Il pilota romano incontrò un allora giovanissimo Jorge a Jerez, il primo giorno nel paddock del pilota maiorchino che potette provare solo di sabato perché fino a quel giorno non aveva l'età minima per guidare.
Lorenzo ricorda ancora quell'incontro: "ammiravo Biaggi per il suo stile di guida pulito e preciso. Sembrava sempre che non forzasse, ma era sempre lì davanti. Forse è per questo che anch'io oggi guido in quel modo. E' ciò che io chiamo mantequilla, burro".
Jorge era un tifoso appassionato "una volta, assieme a mio padre, vidi Biaggi perdere una gara e dalla rabbia mi misi a piangere".
Era un ragazzino, allora, Lorenzo, ma i rapporti con Max non si sono mai interrotti,anche quando il Corsaro è passato alla Superbike. Il contatto telefonico, fra loro, durante le gare, c'è stato sempre.
"La telefonata di Jorge mi ha fatto molto piacere - ha confessato Biaggi - Questa è stata per me un'annata incredibile, io ho quasi 40 anni, corro con persone più giovani, di 23 anni, io per essere al loro livello, fisicamente, faccio una vita da atleta, faticoun pò a restare in forma. Lorenzo ha 18 anni meno di me, sarà il prossimo campione della MotoGp, quindi fa piacere avere dei complimenti da parte sua, è sempre stato un mio tifoso".