Si va un po' OT.
Il fatto di valutare il solo rapporto finale è un po' limitativo perché bisognerebbe considerare anche il peso del pilota, il regime massimo raggiungibile nel rapporto più lungo (ovvero il tipo di preparazione) e il circuito (Monza ha rettilinei lunghissimi).
In strada puoi tirare anche un rapporto più lungo che però in pista sarebbe penalizzante perché non riusciresti mai a tirare il rapporto più lungo oppure perché saresti troppo lento in uscito dalle curve.
Non capisco perché vi sorprendono velocità massime così elevate... Avete letto nell'intervista che nel '92 a Monza le Cagiva ufficiali hanno raggiunto i 204 km/h. Da allora la tecnica è andata avanti, le moto migliorano.
Vi faccio presente anche un'altra cosa. Nel 1992 le Mito SP utilizzavano i cilindri serie 6 SP (non vi dico chi è il "padre" di questo cilindro
). Fermo restando il cilindro 6SP dal '92 ad oggi le marmitte, le lamelle, i carburatori, le accensioni e altri materiali sono migliorati di molto. e secondo voi una Mito oggi non può avere prestazioni migliori anche utilizzando lo stesso cilindro??
Vi faccio notare anche un'altra cosa: quello che è regolamentato ma non viene verificato a fine gara di fatto è libero. Esempio: la benzina deve essere quella del distributore. Se la benzina non è mai verificata a fine gara allora la gente comincia a utilizzare benzine aromatizzate. Infatti non mi ha sorpreso quando rilevando la curva d'anticipo di una centralina di una Aprilia dell'italiano ho trovato una mappatura per le benzine aromatizzate (gli anticipi sono decisamente più alti). Pertanto non mi sorprende leggere che le migliori moto RS 125 SP hanno superato la soglia dei 39CV e che cambiano pistoni a nastro.
A Rijeka verificano le benzine a fine gara a campione. A noi è capitato l'ultima volta con la Mito.