ovviamente chiunque voglia contribuire costruttivamente è calorosamente invitato a farlo.
ho recuperato i messaggi censurati dalla vecchia discussione e verranno riproposti qua, ripuliti da fronzoli per migliorarne la leggibilità:
{mRk}, dice:
In strada puoi restare sotto i 500°C.
AndreaNSR125, dice:
Per fare un esempio: in camera di combustione ci sono temperature che superano i 2000°C, ma non per questo ad ogni combustione si fonde pistone e testa
Brio, dice:
Inoltre lavorando in atmosfera non inerte l'alluminio tende a reagire con l'ossigeno presente nella camera (in maniera molto ridotta e del tutto trascurabile al fine di un'analisi energetica del sistema o della combustione) formando un sottilissimo strato di allumina, o ossido di alluminio, sulla sua superficie, la cui temperatura di fusione è superiore ai 2000°C.
Ergo: prima di fondere qualcosa vai tranquillo che hai già distrutto tutto ciò che non era indistruttibile
{mRk}, dice:
Inoltre la termocoppia non misura un valore istantaneo di picco della temperatura dei gas di scarico nella camera di combustione.
Brio, dice:
Innanzitutto non so che tipo di dato rappresenti la temperatura registrata dalla termocoppia, è un picco all'interno di un intervallo di n giro del motore? È il valor medio tra gli istanti che vanno dall'apertura alla chiusura dello scarico? È il valor medio su di un'intera rotazione dell'albero? (e se qui puoi darmi qualche informazione te ne sarei molto grato )
Non sto dicendo che non avviene, ma che vorrei capire un po' di più che avviene realmente
{mRk}, dice:
Per il resto se ci ragioni un po' su ci arrivi da solo a quello che succede. La termocoppia rileva la temperatura dei gas di scarico. Per avere un riferimento valido si installa a 10cm dal mantello del pistone. La distanza non è scelta a casaccio proprio perché le temperature lette in quel punto forniscono indicazione precise per prevenire il grippaggio. Se l'alluminio avesse un punto di fusione più alto il motore potrebbe girare anche con temperature più alte. A 11.000giri/minuto (mi tengo basso, i motori sotto carico girano a regimi più alti) hai già più di 180 rotazioni al secondo. Vista l'inerzia termica della termocoppia e quella delle altre componenti (cilindro, boccola di scarico, scarico) la termocoppia non può in nessun modo leggere temperature "pulsanti". Inoltre ai fini pratici letture di temperature di altro tipo non sono nemmeno utili per l'utilizzo della Mito.
AndreaNSR125, dice:
rispondo invece a mrk:
La dilatazione dei traversini non ha nulla a che vedere con la temperatura di fusione ma è solo in correlazione con il coefficiente di dilatazione termica.
Questo vuol dire che il tuo materiale può anceh fondere a 15000°C che gripperai lo stesso raggiunta una certa temperatura.
Correggo in particolar modo questa tua frase, che è una pura assurdità.
"Quando rilevi 650° gradi il tuo cilindro è già pronto per la ricromatura perché con questa temperatura dei gas di scarico i traversini di scarico del cilindro i 650° gradi gli hanno tutti, cominciano a deformarsi con conseguente grippaggio lato scarico."
Se i traversini arrivassero a 650°, il grippaggio dovuto alla deformazione sarebbe l'ultimo dei problemi di cui preoccuparsi, di fatto i traversini restano a temperature ben più basse.
Il problema temperatura non è per nulla legato alla temperatura di fusione del materiale, quanto invece alle sue prestazioni meccaniche: se il pistone arriva al grippaggio, non è certo perchè raggiunge la temperatura di fusione e anzi, il mantello si trova a temperature notevolmente inferiori a quest'ultima (diciamo 200° giusto per buttar giù un numero).
Quello che succede è che le caratteristiche meccaniche del materiale (resistenza, durezza) decrescono notevolmente con la temperatura, e di fatto quando si grippa non è per il raggiungimento della tempeartura di fusione, quanto invece del raggiungimento del limite di resistenza del materiale, che quindi si "spalma" sul cilindro.
In seguito, a causa dell'elevato attrito di questa condizione, si può arrivare alla fusione del metallo, ma è solo una conseguenza e i gas di scarico non c'entrano nulla.
Per dare un informazione in più, è proprio per questo motivo che si utilizzano leghe con alte quantità di silicio: il silicio infatti migliora la resistenza meccanica ad alte temperature, mentre se il pistone venisse realizzato in ergal (la più resistente delle leghe di alluminio), avrebbe vita breve, perchè ad alta temperatura la sua resistenza meccanica è inferiore a quella delle leghe a base di silicio (che a temperatura ambiente hanno resistenza bassa, circa la metà rispetto all'ergal)
Questo senza nulla togliere all'utilità fondamentale della lettura, cosa che non ho mai messo in dubbio.
Nei 4 tempi i traversini di scarico tra le valvole sono nelle stesse condizioni di quelli dei 2 tempi (pensiamo ad esempio al traversino allo scarico delle Honda)... eppure la temperatura allo scarico è sensibilmente più alta.
chissà in quale lega di alluminio vengono realizzate le teste, visto che a tuo dire, la temperatura dei traversin è confrontabile con quella dei gas di scarico...
{mRk}, dice:
Peccato che l'alluminio con cui è realizzato il pistone fonde, come da perché supera la temperatura di fusione e le proprietà meccaniche comincia a perderle già ben prima dei 650°... Chi sa perché si supera il materiale cede, sarà mica un problema di temperatura...
Brio, dice:
Secondariamente è vero che l'esperienza in questo campo è praticamente tutto, ma questi valori sono validi per determinati motori e determinati materiali, una volta che si esce da questa nicchia come fai a muoverti? Se non sai come varia quel dato e da cosa dipende prima di riuscire ad ottenere dei valori validi con cui confrontarti di soldi nè hai già tirati fuori parecchi.....
Ultima cosa sempre per quanto riguarda il mio campo, un valore fondamentale in questo caso assieme al coefficiente di dilatazione termica è il punto di rammollimento e di sicuro non quello di fusione, in quanto è il punto in cui un materiale inizia a perdere le proprie caratteristiche fisiche modificando il proprio stato di aggregazione, il silicio viene utilizzato in questo campo a causa della sua struttura atomica che permette la formazione di legami molto forti con diversi elementi(date un occhiata a chi ha sopra nella tavola periodica e se capite un po' di chimica capirete il motivo......)
AndreaNSR125, dice:
Per entrare più nel dettaglio: la temperatura letta in realtà non è la media esatta delle temperature dei gas di scarico, ma si tratta di un puro problema di trasmissione del calore: la sonda della termocoppia viene riscaldata per convezione dai gas di scarico mentre fluiscono (fase di scarico), ma cede calore ai gas durante il resto del tempo.
Contemporaneamente cede calore per conduzione attraverso il suo stesso stelo, e cede calore per irragiamento, questi due fenomeni avvengono sempre, ma: la sonda è realizzata in acciaio inox che è ben poco conduttivo, per cui questo termine può essere trascurato.
l'irragiamento c'è sempre, ma è relativamente un contributo comunque relativamente piccolo, quindi trascuriamolo.
Ora quindi concentriamoci sulla parte convettiva: quando i gas vengono scaricati, sono molto veloci e cedono molto calore alla termocoppia, mentre invece nelle altre fasi i gas possiamo considerarli praticamente fermi (si muovono sempre, ma le velocità sono molto inferiori, quindi trascurabili), quindi riescono ad asportare solo poco calore dalla sonda.
La temperatura finale della sonda (quindi della termocoppia) risulta di fatto molto simile alla temperatura massima dei gas.
A seguito di quanto detto, diverse sonde danno misure diverse per via della loro costruzione.
Per quanto riguarda il punto di rammollimento, questo non viene raggiunto (in realtà l'alluminio ha un punto di fusione proprio, quindi il punto di rammollimento coincide praticamente con la temperatura di fusione), ma quando si fanno danni, succede già a temperature più basse (diciamo che a 400° il pistone è bello che spalmato)
Brio, dice:
Giocchicchiando prima con gli appunti di fisica sperimentale mi sono chiesto se per caso esistessero delle sonde che sfruttino la variazione di resistività all'interno di un ipotetico materiale (conduttore o semiconduttore) immerso nel flusso dei gas di scarico per la misurazione, bah idee a caso....
Per quanto riguarda il punto di rammollimento io sapevo (più che sapere ne ero convinto dalle ultime lezioni di scienza dei materiali) che nelle varie leghe di alluminio, come nella maggior parte dei materiali composti da piu elementi, esso avesse una certa importanza in quanto, al variare della composizione percentuale esso poteva discostarsi anche di molti gradi dal punto di fusione.
Messaggio modificato da AndreaNSR125 il 02 April 2012 - 17:06