6 risposte a questa discussione

[castigamatti]

Finalmente ho un attimo di tempo per potervi raccontare del mio giro "in solitaria"!
Il 20 ottobre ho "rubato" un giorno all'università, ho preso la Mito e mi son fatti "due passi", ovvero il passo della Culmine di San Pietro ed il passo San Marco.
Era una giornata fresca e dal tempo incerto, in cui non c'era in giro praticamente nessuno!
Devo premettere che è un giro più turistico-panoramico che per smanettoni, anche perché io non sono tanto buono ad andare in moto!
E' un giro breve, che si può fare in poche ore se si evitano le soste, ma ciò significherebbe rinunciare a buona parte del fascino che esso ha. Quindi a voi la scelta.
Nella descrizione ho diviso il tragitto in sei gruppi omogenei, ovvero con caratteristiche simili.
Se qualcuno ha dubbi oppure non sia d'accordo con me, non si faccia scrupoli a scrivere!



L'itinerario è stato:

• Moggio (LC)
  
• Culmine di San Pietro 1300slm (LC-BG)
  
• San Giovanni Bianco (BG)
  
• Passo del San Marco 1992slm (BG-SO)
  
• Morbegno (SO)
  
• Lecco

Mi han sempre dato fastidio quelli che si dilungano nel descrivere i posti perché credo che non sia possibile trasmettere una "sensazione", ma al contrario sia necessario recarcisi per capire appieno.
Quindi vi fornisco un paio di spunti, poi deciderete voi.

^^Il primo tratto, da Moggio (LC) a Vedeseta (BG) (prima di San Giovanni Bianco) passando per la Culmine di San Pietro, è tenuto male: l'asfalto è rovinato, la strada è stretta e spesso sporca (anche sassi). Ma molto suggestiva.

^^Il secondo tratto, da Vedeseta (BG) a Piazzatorre (BG) è estremamente spettacolare. Quando si costeggia il fiume Brembo sembra di essere in un luogo incantato. La strada è larga e ben tenuta. In alcuni tratti un po' umidi, a causa del fiume.

^^Cornello dei Tasso, frazione di Camerata Cornello (BG), è un borgo medievale splendido, conservato esattamente com'era 500 anni fa. Non è tempo perso visitarla.

^^Il terzo tratto, da Piazzatore (BG) al passo del San Marco è perfetto. Strada larga, ben tenuta. Se uno è bravo può anche spingere un po'. Quando si giunge in cima si ha la sensazione di essere "sopra" il mondo. La carburazione del 125 risente del cambiamento di altitudine.

^^Il quarto tratto, dal passo San Marco a Morbegno (SO), è tenuto abbastanza bene: non eccelle in niente né pecca in particolare di qualcosa. Fatto in discesa non è così divertente come in salita, ovviamente.

Il quinto tratto, da Morbegno (SO) a Colico (LC), è strada statale molto trafficata e piena di incroci. Serve giusto da trasferimento.

^^Il sesto ed ultimo tratto, da Colico (LC) a Lecco, è la vecchia statale lungolago. Estremamente panoramica, è tenuta bene e larga. Attenzione ai controlli delle Forze dell'Ordine e alle gallerie scarsamente illuminate.

[Gill]

Ciao, bellissimo giro! le nostre montagne sono sempre belle e l'autunno è la stagione migliore per un giro del genere, senza troppo traffico e con un clima ideale.
Per me quello che hai fatto era il classico giro di inizio stagione, o il passo San Marco o il giro del lago di como, triangolo di Bellaggio incluso.
L'ultima volta che l'ho fatto mi veniva da piangere nel tratto S.Giovanni Bianco-Moggio
Poi c'era il giro piccolo, Lecco,Bellano, Valsassina, Lecco
Ciao Gill

[gianluis23]

Quanti ricordi, spero di tornarci in primavera dopo ormai 2 anni.
Se dovesse capitarti approfitta anche dello Zambla.

[castigamatti]

Gill, il 28 November 2014 - 12:35, ha scritto:

Ciao, bellissimo giro! le nostre montagne sono sempre belle e l'autunno è la stagione migliore per un giro del genere, senza troppo traffico e con un clima ideale.
Per me quello che hai fatto era il classico giro di inizio stagione, o il passo San Marco o il giro del lago di como, triangolo di Bellaggio incluso.
L'ultima volta che l'ho fatto mi veniva da piangere nel tratto S.Giovanni Bianco-Moggio
Poi c'era il giro piccolo, Lecco,Bellano, Valsassina, Lecco
Ciao Gill

Come mai ti veniva da piangere? Perché suggestivo o perché malmesso?

[Gill]

Ciao, mi veniva da piangere perchè la mia moto non è adatta per quella strada , una strada del gnere con la mito, una enduro o magari un bel cinquantino d'epoca è
il massimo, puoi sentire l'odore dell'aria e godere dl paesaggio.....
Ricordo un giro sull'appennino Bolognese in cui sono stato ''sgridato'' dalla compagnia perchè troppo lento ....guardavo appunto il panorama!
Ho famiglia e il periodo delle ''tirate'' è ormai un bel ricordo, anzi la Mito l'ho presa proprio per andare in giro tranquillo e rivivere il piacere del 2t
Condivido quindi in pieno lo spirito del tuo giro, se guardi nel restauro della mia moto ho messo le foto del mio primo giro il primo novembre.
ciao Gill

[castigamatti]

Gill, il 29 November 2014 - 21:31, ha scritto:

Ciao, mi veniva da piangere perchè la mia moto non è adatta per quella strada , una strada del gnere con la mito, una enduro o magari un bel cinquantino d'epoca è
il massimo, puoi sentire l'odore dell'aria e godere dl paesaggio.....
Ricordo un giro sull'appennino Bolognese in cui sono stato ''sgridato'' dalla compagnia perchè troppo lento ....guardavo appunto il panorama!
Ho famiglia e il periodo delle ''tirate'' è ormai un bel ricordo, anzi la Mito l'ho presa proprio per andare in giro tranquillo e rivivere il piacere del 2t
Condivido quindi in pieno lo spirito del tuo giro, se guardi nel restauro della mia moto ho messo le foto del mio primo giro il primo novembre.
ciao Gill

Ahah, io invece sono talmente scarso che un amico si rifiuta di venire in giro con me perché vado troppo piano!
A sedici anni provavo a spingere, ma non sono buono, e per fortuna me ne sono accorto prima di fare qualche casino e/o farmi male!

Non ho idea che moto avessi, comunque in un giro turistico il quattro tempi ti permette di avere una guida un po' più rilassata e non dover continuamente tenere il motore in coppia.

[Trick]

Forse anch'io vista l'età, preferisco farmi dei giri ad andatura lenta, il bello della moto é che puoi avere comunque soddisfazioni alla guida indipendentemente dalla velocità.
Dare gas secondo me va fatto in pista, su strada vuoi per le condizioni precarie del fondo, il traffico ed il pericolo dietro l'angolo è sempre meglio non rischiare..