dragonball, il May 31 2007, 08:02 PM, ha scritto:
Sulla prima sono d'accordo con te.
Sulla seconda no e ti spiego il perché senza addentrarmi più di tanto,per questo lo lascio fare al SanRiz se ne ha voglia.
I motori F1 prima dell'avvento 8 cilindri,ti parlo degli inizi di Schumacher in Ferrari e ancora prima di Honda e Renault V10 avevano praticamente
tutti la stessa architettura: V10 con angolo bancate a 72 gradi.Con questa soluzione le vibrazioni analizzate con i simulatori erano nulle.
Se avete voglia spiegate voi il perché,io lo so già.
72 gradi di apertura equivalgono a 1/10 dell'angolo di fase utile,i motori erano tutti a scoppi regolari,una fase buona ogni 72 gradi,un pistone
al P.M.S. in utile e uno appeso in identica posizione. gli ordini di scoppio erano 1-6-4-9-5-10-2-7-3-8.
Prima di riuscire a far andare il Renault recente campione del mondo con angolo di 90 gradi poi ridotto a più canonici 75 hanno distrutto
cambi e carter motore senza poter mai utilizzare la configurazione in massima potenza.Addirittura si sono utilizzate delle pompe a vuoto per mettere in depressione i carter motore (Annullare le perdite per sbattimento) con funzione di contralbero di equilibratura.
Alla mia domanda del perché la loro risposta éstata semplice: La fisica non l'abbiamo inventata noi.....
Lì si cercava di sfruttare al massimo lo spazio per la immisione di aspirazione e di conseguenza avere i condotti più rettilinei e più grandi possibile ma non era così semplice....
Anche l'angolo bancata ha i suoi effetti,forse si dovrebbe parlare di un motore stellare (visto anni fà in F1,non mi ricordo chi lo produsse)
per rendere meglio l'idea.
anche io la pensavo così, per il fatto che per garantire l'uniformità del fnzionamento bisogna garantire l'equidistana degli scoppi..eppure recetemente ho letto (sto leggendo ancora) un libro della Giorgio Nada editore (motori ad alta potenza specifica) nel quale mi sono non poco sorpreso nel leggere che, a dire dell'autore, l'equidistanza degli scoppi, sui moderni motori ad elevato regime di rotazione, ha un'importanza del tutto trascurabile.
una volta che il motore è ben equilibrato inerzialmente, appena superato il minimo, un motore con gli scoppi "zoppi" ha un funzionamento molto regolare, poichè l'irregolarità degli scoppi diventa trascurabile.
ora, io non ho possibilità di verificare materialmente tutto ciò, ma l'autore ha un esperienza decennale nelleocmpetizioni anche in squadre blasonate, e questo mi è sufficiente per prendere per buono quello che dice.
d'altronde:
-c'è chi produce ordinariamente bicilindrici a 90°, quando dovrebbero essere in linea e sfalsati di 2 fasi,
-c'è chi produce tricilindrici in linea quando dovrebbero essere con 240° tra uno scoppio e l'altro
-c'è chi produce 4 cilindri a 90°, quando dovrebbero essere contrapposti
e ce ne sarebbero molti altri di esempi..
io non posso verificare praticamente, ma qualcosa mi fa intuire che il tipo abbia ragione... :birra: