E a grande richiesta signore e signoriiiiiiiiiiiiiiiiii ecco a voi il figocentrismoooooooo!!!
Qui c'è il collegamento al post del mio forum, che un gruppetto di voi già conosce bene perchè ci ha spammato di brutto. :sorriso:
http://qmqf.forumfree.net/?t=27116975
Questo è l'inizio dell'articolo che è lunghino, se vi interessa leggetevi la fine andando al link.
L'era del figocentrismo
Negli ultimi decenni si avverte sempre più forte la pressione di una sorta di senso di colpa storico che si cerca in tutti i modi di far ricadere sui maschi occidentali. Si cerca sempre più di creare una cultura dei rapporti di coppia a misura di donna in cui la parte maschile, fin negli aspetti più intimi, è sempre più colpevolizzata e stretta nell'osservanza di regole rigidamente incentrate sulle esigenze femminili.
Da un punto di vista relazionale, le donne devono sempre essere comprese e capite senza mai comprendere e capire. Mentre troneggia la filosofia "gli uomini fanno schifo ma il mio uomo è diverso dagli altri" facilmente convertibile in "il mio uomo fa più schifo degli altri perché non ha capito al volo una mia piccola esigenza". Per non parlare della propensione di tante donne di volersi impossessare dell'anima del proprio compagno, di essere padrona dei suoi sentimenti, di pretendere la massima dedizione, la massima perfezione, il massimo rispetto non curandosi che tutto ciò sia ben ricambiato. Poi quando capiscono che il proprio partner ha conservato la sua autonomia, in quanto è impossibile impadronirsi di un altro essere umano, allora, ferite nel loro stupido e ottuso orgoglio di femmina, vanno via, fuggono vigliaccamente per non affrontare la realtà.
Negli aspetti più intimi, la moda che ultimamente ha preso piede nella cultura sessuale odierna è che l'uomo dovrebbe sempre seguire e adattarsi alla donna e mai la donna all'uomo. Questo perché si vorrebbe far intendere che il piacere femminile sarebbe più "difficile", più complesso e più misterioso di quello maschile. Ora, a parte il fatto che non è affatto vero che il piacere maschile sia così facile e scontato come lo si vuol far credere dall'attuale ideologia sessuale femminocentrica, vi sarebbero delle annotazioni al riguardo da fare.
Direi che, anche ipotizzando una coppia composta da A e B, in cui supponessimo che A abbia un piacere più “difficile” di B, ciò non vorrebbe dire che i rapporti sessuali tra i due debbano essere unilaterali e B debba “accudire” A mentre questo (o questa) non dovrebbe fare più di tanto. Non giustificherebbe A nel pensare solo al proprio piacere, seppure quello di B fosse più “facile”. Figuriamoci ora nel mondo reale, nella sua complessità e varietà, in cui il grado di difficoltà del piacere non solo non è così legato al sesso, ma è piuttosto individuale, ma nello stesso individuo varia continuamente a seconda di elementi non sempre individuabili. Figuriamoci quanto possa valere tale asserzione.
Molti articoli sul sesso fanno venire in mente la distinzione che facevano i giuristi del XIX secolo tra stato legale e stato reale: gli articoli affermano una cosa, ma la realtà dei fatti ne dimostra un’altra. Così, come sopra detto, si dice che le donne avrebbero uno spasmodico bisogno di preliminari quando spesso nei fatti dimostrano di non fregarsene altamente di questi, dimostrandosi non di rado di essere molto più frettolose e disattente degli uomini; si dice che gli uomini non avrebbero difficoltà orgasmiche, mentre invece parrebbe proprio che queste siano comuni anche in quello che viene considerato il “banal” sesso; si dice che le donne sarebbero poco “visive” (quest’ultima bizzarra moda sessuologica dei canali sensoriali preferenziali, come se quando si è attratti da qualcuno non lo si è con tutti i sensi) mentre invece affermano e dimostrano di guardare gli uomini non meno di quanto gli uomini amino guardare le donne e via dicendo.