Sesso con quattro ragazzi poi s'inventa lo stupro.
Scoperta dal fidanzato nel bagno di un ristorante di Carbonara Po a fare sesso con più uomini.
Ha denunciato di aver subìto un reato molto grave, uno stupro di gruppo dopo essere stata drogata; ma le riprese compiute con un cellulare e le analisi tossicologiche hanno smentito la ragazza, una ventenne, residente nel Rodigino. Così la denuncia è stata rivolta a lei: dovrà rispondere dei reati di procurato allarme presso l'autorità e simulazione di reato.
Il fatto risale alla metà di giugno. In un ristorante di Carbonara Po, un gruppo di ragazzi sui ventidue, ventitré anni sta festeggiando un compleanno. Tra gli invitati c'è una coppia di fidanzati del Rodigino. A un certo punto, la ragazza si alza dal tavolo e va al bar del locale a prendere un digestivo. Poi direttamente raggiunge il bagno.
Passano i minuti e il fidanzato non vedendola tornare, va a cercarla. Nella toilette delle donne, tutte le porte sono aperte tranne una, da cui provengono ansimi, mormorii, i rumori inconfondibili di chi fa sesso. Il giovane si affaccia sopra la porta e vede la sua ragazza che sta praticando un rapporto anale-orale con due uomini. Disgustato e fuori di sè, il ragazzo non ha nemmeno la forza di reagire e come una furia lascia il ristorante.
La fidanzata il giorno dopo lo chiama, gli manda sms ma non ha risposta. Così va a cercarlo a casa. Lui le racconta cosa ha visto in quel bagno e lei, allibita, spiega di non ricordare nulla, di essere stata drogata e struprata da quei due ragazzi e da altri due poco prima. A quel punto, il fidanzato la accompagna dai carabinieri del paese in cui vivono e la ventenne denuncia, con tanto di nomi e cognomi, i quattro presunti violentatori.
I militari le consigliano di fare i test tossicologici in ospedale per sostenere la denuncia; e lei va a farsi fare il prelievo del sangue a Pieve di Coriano. La querela finisce in Procura, parte l'indagine e i quattro indicati dalla ragazza come stupratori vengono chiamati dal magistrato.
Ma a quel punto salta fuori una ripresa video compiuta col cellulare da uno dei coinvolti, che testimonia, in modo a quanto pare inconfutabile, che la ventenne era consenziente durante i rapporti sessuali. E le analisi del sangue smentiscono che lei fosse drogata. Cadono le accuse nei confronti dei quattro giovani, ma viene denunciata la stessa protagonista del fatto, che ora dovrà rispondere di procurato allarme presso l'autorità e simulazione di reato. Non è escluso che scatti anche la calunnia nei confronti dei quattro.
(25 luglio 2009)
Messaggio modificato da ZioDaedrico il 02 August 2009 - 17:07