_JayD_, il Jun 21 2010, 05:22 PM, ha scritto:
intervengo dopo 14 pagine di lettura e di risate (mi riferisco al pisticcese e al rietino
):
secondo me si son dette tutte cose giuste riguardo all'r125, al suo target, l'utilizzo ecc ecc...... e vorrei rivolgere la parola a Maicol perchè è in primis colui che ha aperto il topic e in secondo luogo perchè è stato uno dei più chiari ad argomentare la sua tesi........argomentazione che (ahimè) non fà una pecca. Nonostante ciò vorrei porre una questione (che secondo me è il fulcro in cui negli ultimi post si sta concentrando la discussione): la moto è passione oppure è "economia"?
Mi dispiace sentire da te (Maicol
) discorsi "matematici"........nelle tue parole percepisco un certo spirito di ostinazione ad "emarginare" quello che obbiettivamente è inutile. Come detto da skid, allora tutte i mezzi devonno essere progettati ed essere "limitati" ai 130 km/h?
A questa domanda hai risposto che in Giappone già è così e che molte nazione strizzano l'occhio a questo provvedimento: ma tu immagini allora una EVO da 70 cavalli e che ti raggiunge 130 km/h? Non ha senso..............a mio avviso è soltanto una forma di regressione.
Come in tutte le cose al mondo, anche il tuo ragionamento (che poi, più che tuo, è quello del mercato) si è ripiegato nella soluzione più semplice, sviscerando l'anima di uno sport così bello. Ricorda che la nuova generazione prende come modello di idee quello della generazione precedente.........così è ora e così è sempre stato. Perchè invece di insegnare ai ragazzini qualcosa di bello come lo SPORT del motociclismo, gli insegnamo che il più facile ed economico è bene? Io lo noto al mio paese (che è piccolissimo): quando ero piccolo io, tutto il corso era pieno di moto e scooter truccati e i ragazzi passavano pomeriggi rinchiusi nei garage a modificare le moto..........e noi più piccoli li guardavamo, li seguivamo ed imparavamo.............ora non è più così, si spende più tempo davanti allo specchio ad ingelatinarsi i capelli per fare il figo che non ad imparare qualcosa............giustamente col capello figo ci vuole la moto figa..........però con la moto "veramente figa" c'è troppo sbattimento..........perciò nascono moto come la r125 (scusate la bassezza se non una vera e propria regressione del linguaggio delle ultime righe
).
Allora, ora come ora, moto come la r125 sono l'unica valida alternativa perchè uniscono discreta meccanica, ottimo design e consumi irrisori.........è una valida alternativa perchè oggi il motociclista medio è per lo più un motociclista comodo (ozioso o pigro....come si vuol dire). Se si lasciava trasparire ai posteri un idea di moto più come PASSIONE, probabilmente le case si muovevano verso altre strade e magari una nascita di una nuova epoca dei 2t come i primi anni '90.............magari ora avevamo un 2t ad iniezione e a bassi consumi e livelli di inquinamento.........magari avrebbero già inventato un qualcosa che oggi nemmeno immaginiamo che potesse esistere e avrebbe fatto si che si mantenessero i pregi di un 2t con i vantaggi del 4t.
Scusa la franchezza, ma se si mette in discussione una 125 2t rispetto alle 4t dicendo che ha mille aspetti inutili per l'utente medio (ed è vero oggettivamente), posso farmi pure questa domanda: che senso ha produrre una R1 o 1198R da 180 e rotti cavalli, dato che l'utente medio ne sfrutterà si e no la metà? Tu hai un R1 e la usi pure in pista, ok............ma per l'uso quotidiano, l'avresti mai comprata? Io ne conosco tantissimi che hanno l'R1 per la sua fama (scusa se prendo come esempio l'r1
è quello che dalle mie parti ce ne di più), la usano in strada perchè da me piste non ce ne sono, e nelle uscite domenicali; a parte che questi stanno davanti al loro gruppo solo sulle statali con 4 corsie (ed è già illegale se capisci cosa intendo) perchè arrivati nei passi o nelle stradine, persone con cilindrate minori gli danno gran paga............esempio che per un utente medio quella è una moto sprecata.
In conclusione penso che la domanda principale sia: la moto è passione oppure è "economia"?
A questa domanda può rispondere solo chi usa la moto, però se noi continuiamo ad inculcare che la moto è semplicemente un mezzo di locomozione (come lo si sta facendo ora) la risposta è senza dubbio che la moto deve essere economica e figa.........indi per cui ora la r125 ha mille motivi in più di esistere rispetto alla Mito..................il bello è che il modo è vario e persone come me, Skid, Spalla ed altri gli piace puzzare di più di olio ed andare in giro con quella maledetta macchia di grasso che no si leva dal braccio o dalle mani nemmeno dopo mezz'ora di pasta-lavamani
EDIT:
mi scuso con lancia delta evoluzione se ho usato un tono confidenziale, ma sentendo dempre parlare di te come un'ottima persona e avendo avuto modo di parlare in alcune discussioni con te, mi è venuto spontaneo
Ciao jay!
Ti rispondo volentieri, perché il tuo reply mi piace molto! E offre tanti spunti interessanti che merito di essere approfonditi!
Andrò in ordine, e riporterò pezzi del tuo discorso per darti una risposta!
la moto è passione oppure è "economia"?
E' passione per alcuni che comprano, ma economia per tutti quelli che vendono! Le moderne strutture economiche delle case motociclistiche hanno giocoforza bisogno di utili, tanti e tanti utili!
Tu parli di passione e sport, che sono tutte cose molto belle MA...guarda - purtroppo - in faccia alla realtà: i dati di vendita danno le 600 in crisi NERISSIMA, le 1000 vendono giusto perché qualche anima pia ci mette una pezza e per il resto son tutti scooter e naked!
Perché?
Perché il motociclismo è ciclico! Negli anni 90, ossia quando noi muovevamo i primi passi mossi dalla passione, in Italia e in Europa la moto sportiva era TUTTO. La maggior parte delle moto vendute era supersportiva, e facevano davvero numeri da capogiro! E' per questo che negli anni 80 e 90 c'è stato il boom delle supersportive di tutte le cilindrate; non sicuramente per la "passione" o per lo "sport"...tutte le mosse delle case di moto sono incentrate, giustamente, alla massimizzazione del profitto e alla riduzione del costo: e se vuoi sopravvivere, la passione la devi mettere in cantina! La passione non è un valore aggiunto, nel mercato, ma un surplus da far pagare al cliente! (un manager Harley-Davidson alla domanda riguardo il prezzo "piuttosto alto" delle loro moto, rispose che loro non vendevano motociclette...ma icone e stili di vita). Quindi, fintanto che erano i cv e le carenate a spingere il mercato era OVVIO che tutte le case andassero in quella direzione! Ora è tutto cambiato, ma siamo NOI a non voler accettare un cambiamento che è stato messo in atto dalla struttura del sistema!
Limiti, numero di mezzi circolanti, ostracismo percepito dal motociclista per colpa delle istituzioni e "voglia di sicurezza" (imho una delle più grandi conquiste degli ultimi 10 anni), hanno di fatto portato il motociclista a vivere la passione in modo diverso. Quante volte senti la gente dire: eh un tempo si poteva andare forte? eh un tempo si che si faceva i passi a mina... eh un tempo si che potevamo andare come volevamo...salvo poi tutti finire con: eh ma oggi non si può più, troppi velox/troppe multe/troppa polizia/troppe auto/troppi cretini...
Cosa succede quindi? Succede che, chi si può permettere di usare la moto in pista è li che la usa; e se guardi i dati degli ultimi anni vedi un aumento molto importante nella frequentazione delle piste.
Chi non se la può permettere sceglie queste strade:
- la prende lo stesso, ma se che soffre! - e questa non è una strada che oggi viene seguita così facilmente, e lo dimostrano i dati di vendita delle SS
- prende qualcosa di meno "spinto" ma più "fruibile" - naked, enduroni e via dicendo (che oggi, sempre dati alla mano, distruggono tutte le altre categorie)
Poi sono arrivati gli scooter, e poi gli scooteroni: che hanno avuto il merito/demerito di "dueruotizzare" gli automobilisti "spaventati" dalla moto e dalle sue dimensioni. Perché questo? Perché sono comodi, tendenzialmente bassi, economici e facili da usare!
Ed è per questo che se ne vendono una marea, perché poi l'automobilista lo prova e capisce la comodità nel diporto cittadino, ma la moto rimane "tabù"...almeno fin quando non si avvicina un poco al mondo 2 ruote con lo scooterone.
Il perchè è facile: siamo in tanti, ma le strade son sempre quelle! E quindi ci si ingegna per trovare un modo di muoversi! Noi si aumenta, ma la % di strade no? Come fai a muoverti? Usi un mezzo più piccolo!
La moto è un mezzo per muoversi perché oggi non esistono quasi più moto per fare TUTTO.
Oggi le moto sono altamente specializzate, e non puoi pensare di prendere una supersportiva come 10 anni fa e: andare al sabato in montagna con la morosa, la domenica in pista e il lunedì a lavorare. Perché se un CBR900 del 94 te lo permetteva, un CBR1000 del 2008 lo fa con molti più sacrifici! Sia per te che ci sei sopra, sia per il tuo portafoglio che per lei motocicletta.
Io ho l'R1, e tu mi chiedi se l'avrei comprata per l'uso quotidiano? nemmeno sotto tortura ti rispondo io, perché non me la godo nemmeno a morire ad andarci in giro in cazzeggio a 60 km/h, perché scalda come una dannata e scalcia. Perché s'incazza, e m'incazzo pure io ad usarla in città. Mi sarei preso una naked, e sarei andato globalmente meglio sotto tutti i punti di vista. Comfort, sicurezza e abitabilità...senza contare che nel misto in montagna andrei pure più veloce.
Noi tendiamo a romanzare periodi dove si c'erano gli appassionati, ma c'erano anche molti che la moto la prendevano "per fare i fighi". E ci son sempre stati, l'unica differenza risiede nell'ingresso nel mercato degli ex-possessori di scooteroni, che dopo aver capito che la moto non morde...vogliono prendere anche loro una 2 ruote.
Quindi mi ripeto: la moto può essere passione per chi compra, ma non sempre è così. Ma sicuramente è SOLO economia per chi vende.