Ora, io faccio un ragionamento molto semplice:
Io decido di spendere X per avere un prodotto Y dalla data di acquisto Z in poi... Avendo l'assicurazione che almeno per 12-24 mesi DEVE funzionare o mi verrà comunque riparato in caso di problemi.
Se però si guasta, cosa possibile e non scandalosa, sarebbe giusto che venga riparato in pochi giorni e che si riceva un indennizzo monetario per i giorni in cui non si usufruisce del prodotto PAGATO, o ancor meglio un prodotto sostitutivo di pari tipologia.
Dopo tutto io ho pagato X per avere Y e non per avere "Y, tranne quando è in assistenza".
Trovo sinceramente la legge molto lasciva e non a tutela del cliente.
Spesso i tempi di riparazioni sono a dir poco giurassici: è palese che attendere 20 giorni (ma anche 10) per una riparazione (da mettere in conto se poi vada a buon fine o meno) di un prodotto come un cellulare, una tv, ecc: crea grande disaggio al cliente e spesso lo si costringe e spendere soldi per un altro prodotto (chi può stare ormai 20 giorni senza cell? Non parlo di ragazzini, ma di persone che lavorano, viaggiano, e perché no anche ragazzini dato che anche loro hanno pagato)
Nonostante ciò il cliente non può fare nulla e le aziende non sono obbligate a rispettare delle tempistiche umane o fornire prodotti sostitutivi al cliente.
Il problema è che quando un prodotto si guasta: può capitare... si ripara nel tempo che si ripara... può aver bisogno di più spedizioni in assistenza ecc... Però quando la situazione riguarda il cliente invece la precisione e la pignoleria è massima: alla cassa paghi 200 euro, non 198,20 e guai a te se ci sono accenni che possano precludere la garanzia (anche se magari il problema è tecnicamente non riconducibile al comportamento dell'utente)...
Questo in breve, ma credo comunque di aver reso l'idea di cosa trovo abbastanza sconcertante.
Messaggio modificato da X-hide il 12 June 2012 - 10:58