Ragazzi, è un piacere vedervi scrivere!!!
Sarebbe bello se il forum tornasse ad essere così popolato!
A parte questa, dico la mia: avete entrambi ragione...
Ovvero, ci sono due aspetti:
1) densità e temperatura dell'aria esterna: la temperatura si abbassa e la densità si alza, il che significa introdurre più massa d'aria in camera di combustione, il che equivale a far aumentare l'rdc. Se la testa,carburazione e quant'altro è già "al limite" (ovvero presenta già un certo numero di detonazioni), questo può bastare a far superare quel limite, le detonazioni rompono lo strato limite termico e lo scambio termico ha un picco, facendo di conseguenza aumentare il flusso termico,riscaldando la cupola e quindi riscaldando l'acqua.
Chiaramente la cosa porta come conseguenza altre detonazioni, è un circolo vizioso.
2) dal lato opposto, teniamo la temperatura ambiente (quindi la densità) costanti, così da non incorrere nel problema di cui sopra. La temperatura esterna è alta, e il liquido di raffreddamento presenta temperature maggiori rispetto al solito:
L'acqua più calda raffredda di meno la cupola che quindi ha temperature più elevate, il che porta a detonare (e la detonazione porta a nuove detonazioni, vale quanto già detto sopra)
Come sopra, questo avviene quando si è già in una condizione vicina al limite, su un motore stradale non si è nemmeno lontanamente vicini al limite e pertanto non si soffrono di questi problemi.
@Spalla: concordo pienamente con te,in particolare sull'ultimo punto...a quanto ne so mito160cc e motor hanno dei motorelli che già di loro sono belli pepati (quel famoso "vicino al limite"), quindi il discorso ci sta tutto, ma una moto stradale... come ho igà detto, io su un motore quasi originale non sentivo la benchè minima differenza,e questo ritengo che sia valido anche per rs, mito, e qualsivoglia motore non tirato per il collo. Se posso darti un mio consiglio, non ti conviene però lavorare sul radiatore/impianto di raffreddamento, piuttosto che usare gli additivi? Sia a livello di costi che di prestazioni.. Se non l'hai mai fatto in tanti anni, è facile che solo dando una "bella pulita", ti si abbassi la temperatura di qualche bel grado, anche una decina se è in condizioni pessime.
@Fabio: solo una riga: se ti basi sulle conoscenze tecniche di Mitico....giusto per restare in tema ti dico "stiamo freschi"
Affrontando il problema dal punto di vista inverso: cosa fa al motore la temperatura dell'acqua?
innanzitutto bisogna specificare che la temperatura dell'acqua è una sorta di "temperatura media" di tutto il motore. Per intenderci, la testa (all'interno, ma anche all'esterno) sarà ben più calda rispetto al cilindro ad esempio.
Maggiore è lo spessore del materiale e maggiore è il salto di temperatura tra superficie a contatto con l'acqua e superficie interna. Le differenze possono essere notevoli, in particolare sulla testa che è il punto termicamente più sollecitato.
Alcuni aspetti:
come diceva a7n8x indubbiamente c'è il discorso tolleranze.
Aggiungo però che la questione è più complicata di quello che può sembrare: la parte di cilindro raffreddata è prevalentemente quella superiore, perchè sotto giustamente ci sono i travasi. la misura nominale del pistone si prende grossomodo a metà altezza o più in basso, e in base a questo si "decide" il gioco. La parte superiore è "a botte" e quindi il gioco è effettivamente più alto (e di parecchio!), e questo ci evita di tirare delle belle grippate se anche tiriamo a freddo. Se si guarda un pistone usato inoltre si nota che la parte alta del pistone ha ancora le "righine" originali, segno che non è venuta a contatto con la parete del cilindro.
Anche poi il discorso di tolleranza è un discorso da prendere un pò con le pinze... sull'rs, su un motore che correva, il pistone veniva regolarmente accoppiato a 2 centesimi, rispetto i 4 centesimi (se non ricordo male) previsti dal manuale.
Sul manuale giustamente si sta "larghi" onde evitare problemi...
C'è da considerare anche un altro aspetto che "mitiga" un pò la questione tolelranza: quando il pistone si dilata, si avvicina alla parete del cilindro, e aumenta il coefficiente di scambio termico, quindi il pistone resta un pò più freddo, il che poi è tutto di guadagnato, perchè il cielo del pistone è il punto più caldo, e se riusciamo a raffreddarlo di più (per conduzione lungo il mantello del pistone), tanto meglio!
Come già detto poi, tenere la cupola fredda (e per quanto possibile, il pistone) aiuta a tenere più bassa la temperatura della superficie esposta alla fiamma, allontanando la detonazione.Il che significa poter fare una testa più spinta, e quindi ottenere (detto volgarmente) più potenza.
per oggi direi che ho scritto abbastanza, spero di non avervi annoiato troppo... E se qualcuno ha qualcosa da obiettare... beh che aspetta a farlo?Sarà un piacere discuterne insieme.
NB: tutto questo ovviamente non può sostituirsi alla realtà dei fatti, ma a mio modestissimo parere può aiutare a capire cosa accade "dentro".