fabio_491, il 12 May 2014 - 23:44, ha scritto:
So che farebbe salire la temperatura della scarico con rischio grippagio.
Ho due soluzioni in mente o mettere qualcosa tra scarico e motore che non tocchi entrambi o un soluzione che avevo visto su una gp ma non trovo più la foto
Riprendo da questo post perchè finalmente sono riuscito a verificare indirettamente anche il discorso T° scarico... fin ora visti i precedenti problemi di detonazione non mi ero mai azzardato a coibentare la prima parte dello scarico, ieri invece ho fatto la prova avvolgendolo con le bende termiche e il nastro d'alluminio.
Premetto che ho lasciato la carburazione invariata rispetto a 20 giorni fa quando c'erano temperature dell'aria di 4/5 C° più basse e umidità e pressione simili. Con questa configurazione, grassa secondo i vecchi parametri, fin dal primo giro ha iniziato a detonare in maniera preoccupante, esco e aumento di cinque punti il getto, rientro e zero detonazioni per tutto il resto della giornata. Le temperature dell'acqua che mi aspettavo superassero i 50° sono rimaste sorprendentemente al di sotto, con un range tra i 46 e i 48°, il giorno prima nel trofeo con T° esterna 2/3 gradi più bassa hanno girato sui 50/52°... quest'aspetto richiede ulteriore approfondimenti...
I risultati di questo test mi hanno comunque dato due conferme, la prima che se non si rivede la carburazione è facile rompere il motore per un lavoro che troppi fanno solo per imitazione di quanto visto sui forum, la seconda è che lo scarico lavora molto meglio, soprattutto a medi giri un pelo prima "dell'entrata in coppia". Dove prima il motore bucava o si rifiutava di prender giri adesso spinge progressivamente aiutando ad uscire dalle curve lente. In alto non ho apprezzato significativi miglioramenti, sarà anche per il fatto che lo scarico si raffredda e perde di rendimento nelle parti lente mentre sul veloce ci mette poco a scaldarsi e tornare sull'accordatura voluta dal costruttore.
In conclusione fatelo solo se siete in grado di affinare la carburazione affidandovi possibilmente ad uno strumento, tipo la termocoppia, con cui ricavare dei riscontri oggettivi su cui fare i raffronti tra il prima e il dopo...