allora: la macchina esegue una certa traiettoria, in condizioni di aderenza, la macchina si tiene grossomodo tangente alla traiettoria.
In una derapata, le ruote anteriori sono quelle che determinano la traiettoria, mentre l'auto ha un certo angolo rispetto alla traiettoria.
una sbandata a 90° non porta da nessuna parte: se prendiamo l'ipotetico caso di una grossa rotonda, la macchina esegue una spirale, e se l'anteriore è sufficientemente caricato, la macchina se ne sta... ferma (la trazione non è sufficiente a vincere la tenuta delle ruote anteriori, che ricordiamolo, in questo caso di 90°, sarebbero ruotate di 90°, quindi rendono impossibile avanzare "diritto")
tre auto che entrano a 100 all'ora, a pieno gas, una a 30° e l'altra diciamo a 60 e la terza a 90°. La prima uscirà di strada perchè accelera (tangenzialmente) e ad un certo punto le ruote anteriori non tengono più.
La seconda, quella a 60° tiene la curva e la velocità di 100 km/h, e all'uscita di curva avrà una velocità (tangenziale) di 100 km/h.
la terza, a 90°, farà la sua curva e uscirà a velocità minore di quella di ingresso, se la curva è sufficientemente corta.
il ragionamento però va fatto in un altro modo: per fare una curva veloce si deve arrivare al limite della tenuta delle ruote.
maggiore è la velocità di ingresso e maggiore deve essere l'angolo della vettura rispetto alla traiettoria per poter tenere la curva, quindi il risultato è esattamente l'opposto di quello ceh dici tu.
la cosa è molto semplice:
equilibrio normale:
forza centrifuga = m v^2 /R (m= massa, v=velocità, R= raggio).
forza centripeta = ca*As + T* sin(alpha) (ca = carico su ruote anteriori, As = coefficiente di attrito statico delle ruote anteriori, T= trazione=carico ruote posteriori * coefficiente di attrito dinamico delle ruote posteriori, alpha = angolo formato dalla vettura rispetto alla tangente alla traiettoria)
bilancio: m v^2 /r = ca*As + T * sin(alpha)
è evidente che l'auto con l'inclinazione maggiore può far fronte ad una maggiore forza centrifuga = una maggior velocità di percorrenza a fronte dello stesso raggio.
equilibrio tangenziale:
ca*Av (ca è il carico anteriore, Av è attrito volvente-di rotolamento-)
cp*Ad (cp = carico posteriore, Ad = attrito dinamico ruote posteriori)
T*cos(alpha) (come prima)
bilancio: ca*Av + cp*ad = T*cos(alpha)
come si vede la forza che serve al mantenimento della velocità è costante, mentre la spinta varia con l'angolo, diminuendo tanto più l'angolo aumenta.
altro da aggiungere?
Messaggio modificato da AndreaNSR125 il 26 November 2012 - 16:47