Come avevo anticipato cercherò di fornirvi una visione delle problematiche emerse nel corso della discussione da dei differenti punti di vista.
Partiamo dall'inizio. Un utente ha aperto la discussione postando le foto un cilindro chiedendo aiuto agli utenti più "esperti". Le informazioni che forniva erano le seguenti:
- codice identificativo del cilindro;
- varie foto del cilindro;
- informazioni su chi l'ha preparato;;
- fasature;
Effettivamente per rispondere al quesito come minimo uno dovrebbe avere esperienza nella preparazione dei cilindri Mito (almeno così ci si aspetta), buone doti di osservatore e esperienza possibilmente esperienza con il cilindro in questione.
Leggendo i post degli utenti nelle discussioni inquadro una persona. Alcuni mi restano più impressi di altri in mente perché sono più dinamici nel recepire le informazioni, più preparati, sono dei buoni osservatori o hanno capacità di analisi sopra la media. Uno di questi è nellinos che effettivamente visto il cilindro ha saputo subito fornire la risposta corretta.
Da parte mia, come ho visto le foto del cilindro, ho cercato di inquadrare il venditore. Poteva essere uno che vende bidoni o uno che è stato bidonato. Considerato che il venditore si era rivolto a chi, per un comune utente, poteva sembrare una garanzia per un lavoro ben eseguito era stato decisamente bidonato. Ora, come fai a spiegare terra-terra ad una persona che il cilindro in vendita è un pacco, almeno per quello che riguarda la lavorazione. Semplice, premettendo la buona fede del venditore ho cercato di spiegare come funziona il "sistema" e ho postato delle foto di un cilindro della stessa serie standard e uno lavorato. In teoria dovrebbe bastare...
Delle altre informazioni fornite c'era anche una seconda che in teoria potrebbe essere utile, fino ad un certo limite... Un utente, doveva essere brio, ha giustamente detto che la fasatura di scarico era entro il range "buono". Invece io leggo il dato fornisce anche in maniera differente: non hanno fatto danni. Purtroppo questo dato non fornisce nessunissima informazione sulla lavorazione, per più ragioni che cercherò di illustravi.
Prima di tutto per fare delle valutazioni partendo dal dato della fasatura dovrei conoscere le fasature del cilindro standard. Il serie 6 SP è un cilindro risulta più "corto" degli altri cilindri montati di serie. A seconda di dove è stato "spinato" (per una precisa scelta della Casa) si potrebbe anche verificare che le fasature di serie sono già elevate in origine, dovrei verificare per avere un dato preciso. Inoltre dovrei misurare le fasature del cilindro lavorato partendo sempre dallo stesso riferimento. Ossia dovrei misurare le fasature utilizzando sempre lo stesso motore e la stessa guarnizione tra carter e cilindro. Per questo motivo i preparatori preferiscono utilizzare anche altri riferimenti. In particolare dei cilindri da lavorare si prendono i riferimenti del bordo superiore delle luci rispetto al piano superiore del cilindro, qualcosa di simile a questo:
Annotando questi riferimenti per ogni tipologia di cilindro è possibile determinare con buona precisione quanto sono state alzate le fasature, come e dove.
Andiamo avanti. Se vi ricordate ho postato le informazioni che dovrebbe fornirvi un buon preparatore quando vi consegna un cilindro preparato. Tra queste informazioni c'è anche l'indicazione di che testa utilizzare e con che altezza di squish. Questo serve non solo a ottenere il giusto rapporto di compressione e l'effetto squish voluto, ma anche il rispetto delle fasature di "riferimento". Penso che ormai sia già chiaro a tutti che ritengo non bravo un preparatore che vi fornisce un cilindro lavorato senza i riferimenti necessari al suo coretto montaggio e utilizzo. Indipendentemente se il cilindro sarà utilizzato su una moto stradale o da pista.
Purtroppo le fasature nella preparazione sono l'ultimo dei problemi, ovvero le difficoltà della preparazione dei cilindro stanno da altre parti...
Cerchiamo di andare avanti a piccoli passi.
Io vi ho postato le foto (volutamente parziali) di un cilindro standard e di uno lavorato per farvi osservare la forma e lo sviluppo delle luci. Tutti avrete notato subito, spero, la differenza tra i due cilindri.
Ci sono anche altre cose che dovrebbe notare subito un bravo preparatore e che forniscono subito l'informazione del "non lavoro" eseguito. Il cilindro Mito, come il Rotax 122, ha il pacco lamellare direttamente montato sul cilindro. La lavorazione del cilindro serve a migliorare anche il riempimento del carter pompa. Ci sono delle lavorazioni da eseguire che consentono di migliorare il riempimento del carter che un bravo preparatore esegue sempre, sia sui cilindri Rotax 122 che sui cilindri Mito. Consentono di "velocizzare" la propagazione del "segnale" che comanda l'apertura delle lamelle. Queste lavorazioni sono del tutto assenti nel cilindro di cui MikeSP93 ha postato le foto. Volutamente non ho postato le foto di uno dei miei cilindri dove si possono apprezzare queste lavorazioni non tanto per nascondere qualcosa ad un comune utente del forum ma per non mostrare a dei preparatori da "forum" come devono essere eseguite queste lavorazioni.
Ci sono anche altre lavorazioni che non vi ho fatto vedere del cilindro lavorato. Il grosso della lavorazione del cilindro sta dietro le luci e determina come la miscela di aria e benzina viene canalizzata e indirizzata all'interno del cilindro. Tutte queste ottimizzazioni non sono rilevabili nel cilindro in questione.
Un bravo preparatore dalle foto postate dovrebbe rilevare subito tutte queste mancanze e carenze come voi dovreste rilevare subito le differenze tra i due cilindri di cui ho postato le foto. Un preparatore quando prepara un cilindro non ha bisogno di un altro cilindro da ricopiare (o delle foto del cilindro) sa già come e dove intervenire per ottenere un buon risultato. Inoltre quando mostrate ad un buon preparatore un cilindro o le foto di un cilindro vedrà subito se certe lavorazioni sono state eseguite o meno, quindi se è stato lavorato bene o meno.
Visto quanto sopra premesso secondo voi che idea mi posso fare quando leggo che uno che prepara cilindri scrive:
la qualità delle foto non è elevata, non posso esprimermi sulla qualità di lavorazione...
Oppure cosa posso pensare quanto lo stesso personaggio commenta le foto di un 'mio' cilindro lavorato così: "
non facciamo di tutta l'erba di un fascio, che se la gente si convince che quello è l'unico modo di preparare un cilindro, tempo un mese e i rinickelatori diventano ricchi." e insiste nel ribadirlo.
E' mia modestissima opinione che un preparatore così saprà sicuramente trasformare il vostro cilindro in un portapenne, però gli darei un cilindro da lavorare solo se prima mi rimborsa il costo del cilindro.
Non è facile lavorare bene un cilindro, possono farlo veramente pochi e non l'hanno imparato preparando i cilindri dei ragazzi dei forum. Al più i vostri cilindri (e soldi) gli sono serviti per fare esperienza...
Comunque ogni tanto faccio preparare qualche cilindro anche a qualcuno del forum da tecnici di fiducia. Tempo fa avevo fatto preparare proprio un cilindro serie 6SP di un utente che in precedenza si era fatto preparare altri cilindri da utenti del forum CMC. Questo è quanto ha riscontrato:
http://www.mitoclub.com/forum/index.php?s=...t&p=1140663
Vedete un po' quali sono state le differenze. Il tecnico a cui si riferisce dillo è lo stesso che preparava i cilindri delle Mito ufficiali e tanto altro ancora
Ha preparato il serie 7SP che utilizzo sulla moto 'stradale' e i miei serie 9 (è lo stesso che ha affermato che se a qualcuno piace pagare per farsi inculare è libero di farlo
). Anche l'ex cilindro 6SP del dillo è ora montato sul motore della mia seconda Mito ev SP. I traversini di questi cilindri sono più assottigliati rispetto a quelli del cilindro lavorato di cui ho postato le foto. Però ora che un arrogante studentello apprendista stregone mi ha edotto che con traversini così faccio arricchire i ricromatori devo raccomandargli di non farmi più simili lavori. La cosa strana è che in tutti questi anni io non ho mai grippato, sarà che lo studentello sbaglia di nuovo?
C'è anche un altro motivo di base per il quale sconsiglio di non preparare il cilindro. Da quanto ho potuto riscontrare e quanto mi ha confermato lo stesso tecnico Cagiva da un motore Mito con il cilindro serie 7 standard originale carburato, messa in fase dell'accensione standard, con una buona testa montata correttamente, pistone monofascia 'fresco ', lamelle standard delle vecchie Mito e una buona marmitta si posso tirare fuori 33CV alla ruota.
Tutte queste operazioni di messa a punto e verifica del motore sono dovute anche in caso di montaggio di un cilindro lavorato. 33CV sono tanti e possono bastare anche per l'uso amatoriale della moto in pista. Non capisco perché c'è gente che non esegue nemmeno i lavori di base ma rischia piuttosto la lavorazione del cilindro?
Quali altri strumenti semplici potrei darvi per riconoscere almeno parzialmente come è stato lavorato un cilindro?
una verifica semplice è la seguente: infilate un pistone nel cilindro (smontato) e gli piazzate dietro una lampada. Potrete osservare se quando il pistone va a chiudere le luci "gemelle" queste chiudono allo stesso istante, ossia se le altezze delle luci gemelle sono uguali. Vi dico a coppie di luci perché un bravo preparatore vi adotterà fasature differenti per le coppie di luci di lavaggio. Le luci più più vicine alla luce di scarico principale avranno una fasatura differente dalle luci più lontane.
Quale altro aiutino posso fornire a dani_raptor? Forse questo questo rilievo di un cilindro 6 Sp di serie:
Comunque vi avevo promesso anche un po' di teoria. Avevo accennato in questa discussione al time area:
http://www.mitoclub.com/forum/index.php?s=...t&p=1790618
E' un parametro numerico. Si tratta di una relazione che consente di individuare la superficie delle luci necessaria a un motore di una data cilindrata per erogare una la potenza massima ad un determinato regime.
Questo parametro numerico, più precisamente intervallo numerico, è definito sia per le luci di travaso che per le luci di scarico. Per le luci di travaso rispetto il valore centrale dell'intervallo numerico ci si può spostare del +/ - 10% circa. Per le luci di scarico questo range si riduce al +/- 3%.
La formulina per il calcolo del time area (T*A) è semplicissima.
T è il tempo di apertura in secondi.
T= F / (giri_p_max * 6)
F è la fasatura delle luci espressa in gradi.
giri_p_max è il regime di potenza massima.
'A' è l'area relativa e si calcola così:
A = S / C
dove S è la superficie totale delle luci di scarico o di travaso espressa in cm2, C è la cilindrata (125 per la Mito) espressa in cm3.
Il prodotto di T*A:
T*A = ( F * S ) / ( giri_p_max * 6 * C)
Il numero che esce da questo calcolo non mi interessa più di tanto, mi interessa farvi notare che è possibile calcolare la superficie delle luci definendo le fasature e il regime di potenza massima.
Vale la seguente relazione:
S = ( T * A * giri_p_max * 6 * C) / F
Il valore numerico time area (T*A) è vincolato in un determinato intervallo. Possiamo considerarlo fisso per le luci di scarico con buona approssimazione per semplificare i calcoli. Per il motore Mito 'C' vale 125, la fasatura di scarico 196 e possiamo fissare il regime di potenza massima di un buon motore a 11400 giri. Dalla formula che vi ho riportato si può deduce che aumentando la fasatura la superficie totale ottimale delle luci ottimali si riduce. ovvero più riduco la fasatura maggiore sarà la superficie totale ottimale delle luci ottimali luci.
Capite perché ho detto che l'estensione delle luci è vincolata. Così quando mi ritrovo un cilindro come quello in fotto che ha le stesse fasature dei miei cilindri (buoni) mi aspetto di vedere ben altre luci di aspirazione e scarico. Uno che prepara bene i cilindri Mito doveva capire subito che qualcosa non va!
Il tutto può essere visto anche in altro modo perché vale anche la seguente relazione:
F = ( T * A * giri_p_max * 6 * C) / S
I miei motori oltre avere tanti CV hanno un gran tiro (vedasi anche quanto postato dal dillo), posso prendere i miei cilindri "ufficiali" come valido riferimento per individuare la superficie totale delle luci. I miei motori sono accordati per lavorare in abbinamento con la marmitta di mat (è la marmitta di riferimento per rendimento) quindi con essa è determinato anche il regime di funzionamento del motore. Marmitta che bene o male utilizzano tutti quelli che sono alla ricerca delle massime prestazioni.
La formula sopra esposta mi dice che una superficie totale delle luci ridotta mi determina fasature elevate. Qualcosa con il cilindro in vendita non torna...
A chi volesse approfondire l'argomento segnalo questo link:
http://www.macdizzy.com/cyl_primer.htm
Potrei anche spiegarvi perché nonostante la riduzione dei traversini nel caso del mio cilindro lavorato non aumenta il rischio di grippaggio rispetto ad un cilindro originale ma poiché non è stato un quesito posto da un utente ma una affermazione di un arrogante studentello che pensa di sapere qualcosa in più rispetto a chi prepara cilindri da decenni con ottimi risultati nelle competizione e non preferisco non rispondere e lasciarlo nella sua beata ignoranza.
Non per niente dalle mie parti si dice: il saggio sa niente, l'intelligente sa poco, el mona sa tutto.
Messaggio modificato da {mRk} il 05 March 2011 - 19:36