sognandolamito, il 26 October 2012 - 18:32, ha scritto:
Appunto, non mi sembra un concetto molto difficile da capire... Hai trovato un esempio migliore.
Beh, non piace nemmeno a me tanto l'idea francamente... Un 400 peserebbe poco poco meno di un 600 e avrebbe non pochi cavalli in meno...
A livello di prestazioni l'idea non mi ispira... Però a livello estetico una cifra!
Saluti
Niko
1) Per il 400 dipende. Tieni conto che l'ultima evoluzione del CBR 400 RR (Ti parlo di inizio anni '90, in concomitanza con l'uscita del primo 900RR Fireblade) aveva dimensioni da 125:
1990mm di lunghezza
1365mm di interasse
670mm di larghezza
Era un 400cc di vecchia concezione, figurati portava gli stessi litri d'olio del CBR 600 di oggi. Riprogettando una moto del genere al giorno d'oggi dovresti tenere in considerazione con le nuove tecniche di produzione, puoi fabbricare gli stessi pezzi, con la stessa rigidità ma risparmiando su spessore, mantenendo invariata la rigidità strutturale ed altri parametri (pensa alla piastra di sterzo). Oppure, avevo letto di un nuovo materiale plastico dalle ottime caratteristiche (di cui adesso non ricordo il nome), che prenderà piedi in futuro, e consentirà di rimpiazzare l'attuale abs, ridurre gli spessori, e di conseguenza il peso. Pensa anche solo cosa vuol dire risparmiare 2mm sullo spessore delle carene senza perderne la qualità, moltiplicalo per migliaia di esemplari e guarda il risparmio. Un telaio più piccolo, consente un risparmio di peso, seppure minimo. Vedi quanto è leggero il telaio di un CBR 600 RR. Cerchi più piccoli sono meno pesanti. Un serbatoio in plastica (a confronto di quelli in metallo delle 400 di 20 anni fa), consente di risparmiare peso. Un cruscotto essenziale e spartano, costruito con le moderne tecnologie, pesa meno di uno di venti anni fa. Un doppio faro di 20 anni fa pesa meno di un moderno faro a led attuale. La MV Agusta con la F3 ha integrato parte del serbatoio nel sellino, risparmiando spazio. Vedi cosa ha fatto Honda con la nuova NC 700. Una disposizione del "materiale" intelligente, sfruttando al massimo lo spazio a disposizione consentirebbe di risparmiare sulle dimensioni. Praticamente è come fare tetris nella progettazione di una moto. Un altro modo per risparmiare peso è far fare ad un componente più cose (leggasi motore mv), condividere stessi attacchi/bulloni per più pezzi, e così via. La Honda sul nuovo SH ha tolto il motorino di avviamento, delegando la funzione di quest'ultimo all'alternatore, risparmiando pesi, costi e offrendo un prodotto nuovo a minor prezzo rispetto a quello vecchio (il nuovo SH costa meno del vecchio). Diciamo che la mia filosofia si può riassumere nel: riduci all'essenziale il materiale da usare, trovando il buon compromesso tra qualità e costi. E' ovvio che se faccio una moto non punto ad avere rifiniture da moto 50, ma neanche da F4 serie oro. Per poi passare al lato più importante: il motore. Riprogettando un nuovo motore 400cc serio, facendo quello che ha fatto MV col suo 675 praticamente, si può risparmiare un sacco di peso e si possono ridurre le dimensioni. Ottimisticamente si potrebbe ipotizzare di contenere il peso sotto i 180 kg in ordine di marcia (e per ordine di marcia io intendo con tutti i liquidi al massimo, batteria e gomme, non come i giapponesi). Tenuto conto che i 600 oscillano fra i 185 e i 195 kg. Il peso lo considero un problema relativo perché ci sono moto e scooter in commercio con un rapporto peso potenza molto meno favorevole di quello che potrebbe avere un moderno CBR 400 da 70 cv e 175 kg (per esempio). Anche se, parentesi e chiudo, i catalizzatori di oggi influiscono di svariati kg sul peso finale della moto. Molte gente guida moto o scooter da 50-60 cv che pesano oltre 200 kg e nessuno di lamenta. Ovvio che se si dovesse riprogettare una moto del genere, bisognerebbe studiare un progetto serio e ben fatto, curato in ogni minimo dettaglio, anche il più insignificante. Sono i dettagli che messi insieme fanno la differenza. 100 grammi di qui 400 di la e vedi come perdi chili. Una sportiva più umana, visto il costo della benzina e delle assicurazioni, che non faccia rimpiangere le grosse supersportive, offerta ad un prezzo ragionevole (fra i 6 e i 7 mila euro), di questi tempi secondo me sarebbe rivalutata. Oh, che le vecchie 400 facevano da 0 a 100 in 4 secondi e raggiungevano i 220 km/h, mica briciole! Certo ai bassi giri non puoi aspettarti la risposta di un supermono, ma d'altronde a una clientela sportiva, con l'occhio alla pista, questo interessa relativamente. Il fattore cilindrata è strategico, perché si aprirebbero buone possibilità di esportazione in giapponese (e in asia in genere), e in italia si potrebbe cogliere l'occasione di risparmiare sull'assicurazione.
Se ci pensiamo bene, 30 anni fa c'erano i 2 tempi senza riporto cromato sul cilindro, e giravano con olio di ricino a percentuali spaventose. L'evoluzione dei processi di produzione e ingegnerizzazione unità alla ricerca sui nuovi materiali ha portato a girare con oli sintetici con percentuali quasi irrisorie. E la stessa cosa avverrà per quanto riguarda i materiali con cui è fatto il "contorno" di una moto.
E' ovvio che bisogna trovare l'equilibrio tra finiture e costi di produzione.
2) Per quanto riguarda il SuperMono, sarebbe bellissima una bella café racer, o una scarenata stile classico, magari da proporre in versione scrambler anche. Ben fatta, bellissima da vedere, senza tempo, con un motore da 650cc monocilindrico da 50cv un semplice telaio tubolare in acciaio, con una ciclistica agile, sincera, un forcellone ben disegnato (basta poco per renderlo gradevole agli occhi, bastano anche 2 fresature o rifiniture all'estremità), un impianto frenante giusto (monodisco), e un peso contenuto entro sui 150 kg. Niente elettronica. Massima spartanità. Una moto che che offra contenuti tecnici importanti (si pensi ad un motore riprogettato secondo la filosofia del KTM LC4 690), ma allo stesso tempo vintage, elegante, senza cadere nella banalità, rivolta ad una fascia di pubblico adulta o matura, orientata su una moto facile, onesta, sincera, leggera, magari come alternativa allo scooter da usare in città, allo stesso tempo però figurando per bene. Non so se rendo l'idea. Mi è sempre piaciuta un'idea simile.
Purtroppo noi in Italia abbiamo una mentalità all'americana: più grosso è meglio è. Un 400, se ben guidato (così come un supermono), sarebbe molto più gustoso nella guida al limite di tanti 600 insfruttabili su strada. Appagherebbe molto di più nella guida sportiva mantenendo comunque un certo limite di "sicurezza". Purtroppo in Italia siamo tipi da "sparo sul dritto".
Messaggio modificato da PrizeGold il 26 October 2012 - 19:44